Running in Japan

Sporting in Tokyo
Visto che LaRu ha in programma la maratona di Berlino in settembre quest’anno abbiamo deciso di anticipare le ferie ad aprile per poter visitare il Giappone. Dopo 12 giorni di viaggio posso dire con certezza: Quanto sono strani i Giapponesi. Non che non li conoscessi intendiamoci, anche perchè ci ho lavorato almeno 3 anni a stretto contatto, ma i giapponesi nel loro habitat naturale hanno modi di fare e comportamenti che non ti aspetteresti mai.

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“Quando correvo in Europa “- 10 modi per individuare un falso ex-pro parte 4

The secret pro

The secret pro

Ebbene si, la fase di recupero sta volgendo al termine. Come un falso ex-pro fra poco ricomincierò con il fondo lento per i prossimi 3 mesi….. ci avete creduto vero? Il piano per il 2016 è quasi ultimato e non vedo l’ora di cominciare a pedalare. Un pò di tempo fa avevo scritto che “il fondo è morto” perchè un buon piano di allenamento nel periodo di base deve comunque prevedere dei lavori in soglia e dei lavori ad alte rpm se non si vuole perdere quanto fatto in tutto l’anno precedente altrimenti come faccio a stare a ruota al mio falso ex-pro di fiducia?????

Fine Out of Topic, ritorniamo sui nostri amici falsi Ex-pro: in questa fase dell’anno li vedi ancora in completino estivo con i gambali ed i manicotti in quanto devono far vedere quanto hanno il fisico temprato dalle ore e ore in bici della loro ormai ex-carriera da professionista, sono rimasti solamente tre modi per smascerare il falso ex-pro e spero che rallegrino questa fase di risposo per ricominciare a palla la nuova stagione ciclistica.

8. Dieta
“Tenetemi lontano riso e tonno, non potrei più mangiarli. È tutto quello che ci davano da mangiare per i primi quattro mesi dell’anno. E dovresti vedere quanto erano piccole le porzioni! ”

I racconti gireranno anche su di lui, che viveva con piccolissime porzioni di cibo, che la cuoca di turno cucinava per il suo team. Alla cuoca, che probabilmente era la moglie del direttore sportivo o alla più brutta la madre del falso ex-pro stesso, era stato imposto di cucinare come in un gulag russo. Sicuramente dai sui racconti verrà fuori anche che le porzioni erano cosi piccole che non avrebbero potuto saziare neanche un ciclista di sette anni, ma lui ed i suoi compagni del team ci riuscivano poichè erano professionisti.

Oppure ti potrebbe capitere di sentire altre storie dei suoi pranzi con prodotti regalati dal supermercato.. (.. locale ed attuale Sponsor tecnico), probabilmente questa dieta era imposta poichè il Team Manager aveva ricevuto 50 scatolette di tonno, 50 barattoli di pesche e 40 confezioni di riso a basso come metà della sponsorizzazione…..

9. La Gara
“Il Giro delle Fiandre del ’98? No, non l’ho fatta in quell’anno. Penso che stavo facendo un’altra grande corsa quel fine settimana. Ti ho detto che normalmente mi allenavo con Museeuw? ”

Quando si chiede direttamente al falso ex-pro di una classica, di un grande giro oppure di una corsa meno famosa sicuramente lui affermerà che non ha potuto correre quella particolare edizione, ma che di fatto ha gareggiato sulle stesse strade in una gara Semi-qualcosa di nome sconosiuto tipo Het Werzelgummage. In realtà la Ket Werzelgummage era una delle cinque gare amatoriali tenutasi quel weekend in concomitanza di una classica del ciclismo che si teneva per scopo promozionale.

Solo perché una gara ha un nome straniero non significa che sia gara PRO.

10. Gare attuali

“Voglio dire, se mi allenassi meglio sai quanti ne metterei ancora dietro.”

A questo punto ci sono due tipi di falsi ex-pro: quello che non fa mai gare perchè per lui ormai conta solo uscire per divertirsi e quello che fa garette locali, ma non ottiene nessun risultato. Dopo la garetta domenicale, in cui il falso ex-pro non ha ottenuto nessun risultato, il falso ex-pro ha mille scuse: la colpa è stata di quello che non sa stare a ruota e per poco non lo faceva cadere, oppure il gruppetto lo ha fatto tirare per tutta la gara mentre gli altri si riposavano lui bruciava tutte le energie, oppure perchè gli amatori non sanno stare in gruppo e guidano come dei pazzi”….. e tante altre scuse

Altra scusa favorita (forse la migliore): “Sto usando questa gara come preparazione per una gara più importante” – una gara che, stranamente, non arriverà mai oppure che dovrà saltare a causa di un disturbo intestinale o di una febbre notturna….

***

Ho elencato 10 modi per smascherare un falso ex-pro e sicuramente alcuni di voi ne avranno anche ulteriori. Sono sicuro che almeno una volta nella vita vi sarà capitato di incontrarne uno ed adesso sta a voi continuare a credergli oppure no, ma se continuate a credergli fate attenzione…..potreste diventare anche voi dei FALSI EX-PRO

“Quando correvo in Europa “- 10 modi per individuare un falso ex-pro parte 3

CervŽelo TestTeam

CervŽelo TestTeam

Devo dire che anche io mi sono fatto coinvolgere dalle storie di un falso ex-pro, ed infatti quando ho letto l’articolo originale mi ci sono ritrovato in pieno….. Parliamoci chiaro: quando un ciclista va “molto” più di te l’ego non accetta questo smacco morale e quindi deve trovare una giustificazione al fatto che l’altro vada più forte. E’ proprio li che il falso ex-pro è più pericoloso perchè vede in voi un suo futuro fan a cui decantare la coppa che sta sullo scaffale di casa o il pettorale appeso alla parete a cui sarà sicuramente legata una storia epica, ma fate attenzione perchè se vi avvicinate un pò a quella coppa potreste leggere: “al 2° classificato Gara di Pesca anno 2001-2002″….

Vediamo dove eravamo rimasti…

5. Performance Agonistiche
“Per me erà normale stare a ruota di Museeuw sulla discesa del Koppenberg quando correvo in Belgio …”

Il falso ex-pro vi racconterà di quando sprintava / saliva / scendeva come un diavolo ed era in grado di confrontarsi con i grandi nomi dell’epoca. Ma a causa di una torta di troppo,di un malanno, del lavoro o della vita familiare ha dovuto lasciare la sua attività da pro; quasi triste. Il fatto è che se volessero, potrebbero ancora dare del filo da torcere ai giovani e a tutti quei falsi ex-pro in giro (si perchè lui li conosce!!!), ma è solo che non ha voglia e adduce come scusa che ormai non avrebbe alcun valore visto che quando correva stava a ruote di Museeuw.

6. Durata
“Ero sul punto di ottenere una grande vittoria poi sfortunatamente la squadra ha chiuso.”

Il falso ex-pro avrà forse corso per una stagione si o no in Europa, ma avrà milioni di ragioni sul perchè sia dovuto tornare alla vita normale. Queste scuse spazieranno dalla chiusura della squadra, oppure perchè loro non si sono voluti dopare e non volevano cedere alla cultura del doping, al fatto che lo avrebbero pagato poco, al fatto che la federazione ciclistica italiana cospirava contre di lui perché erano troppo forte.

Sicuramente, ci saranno pure ciclisti che, alla soglia del professionistico, decidano di lasciare a causa del fallimento della società sportiva o per motivi etici riguardo al doping, ma se il falso ex-pro fosse stato anche mezzo-talentuoso e veramente avesse aspirato a diventare professionista, avrebbe sicuramente trovato un’altra squadra sportiva disposta a concedergli una opportunità.

7. Soldi
“La squadra non ha finito di pagarmi perchè …….”
Il falso ex-pro probabilmente non guadagnava affatto in quanto la squadra gli passava vitto e allogio (Forse era prorpio per questo che il falso ex-pro ha corso per un anno solo…dovendo pagarsi da solo molte altre spese…). Molte squadre sono disoneste e hanno mille scuse per non pagare o pagare poco i propi atleti. Se il falso ex-pro fosse stato più furbo vedendo il comportamento si sarebbe mosso subito per cercare un nuovo team oppure si sarebbe mosso per cercare uno sponsor personale per farsi finanziare lo stile di vita da Pro.

“Quando correvo in Europa “- 10 modi per individuare un falso ex-pro parte 2

Cyling Jersey

Cyling Jersey

Quando incontrate il falso ex-pro come vi comportate? Fate finta di non averlo visto e girate al primo incrocio oppure saltate dentro quella siepe sulla destra e cercate di mimetizzarvi? Io per non sentire per la decima volta alcune di quelle storie facevo finta di dover rallentare per mancanza di fiato.

Che poi i falsi ex-pro si dividono in ulteriori due categorie il Giovane ed il Vecchio. Il vecchio è raro da vedere, solitamente ama pedalare su telai ancora in acciaio e racconta dei suoi “bei tempi” guardando inorridito la tua bicicletta in “plastica”. Le sue storie sono condite da strade ancora non completamente asfaltate, da sudore e da bici in acciaio dove la parola slooping neanche esisteva, però il falso ex-pro anziano non è fastidioso anzì ama la conversazione ed è compagnone e se ci scappa un bel bicchiere di vino….beh è una festa assicurata. Il giovane invece sa di andare bene in bicicletta: lo trovi davanti al gruppetto a tirare e se qualcuno prova a togliergli il suo posto “sociale” fa lo scattino per tenere lo “sfrontato” sempre a ruota. L’unico stop concesso è per prendere un caffè o un succo di frutta per poi ripartire subito ed ogni uscita è un allenamento e per lui la socialità è solo parlare di quando “correva come pro”

3. Pubblicità
“Ti ho mai raccontato di quando correvo per la Delhaize-Les Voitures di Jean-Paul? Non ne hai mai sentito parlare? Dovresti cercalo su google”

Il team per cui correva non sembra sia mai esistito neanche nei recessi più oscuri di Internet. Se voi al rientro veramente cercate su google senza esito allora il falso ex-pro vi dirà che è perché il team è stato fondato molto tempo prima dell’avvento di Internet. Sciocchezze. E’ perché il team amatoriale era talmente piccolo che già se fosse stato menzionato sul giornale locale sarebbe stata una festa. Cercate il vostro compagno di pedalate su CyclingArchives e se lui li non c’è, allora i suoi racconti potrebbero essere solo stati “leggermente” ingranditi.

4. Abbigliamento della Squadra
“Il nostro team è stato sponsorizzato dalla catena di supermercati “Delhaize” così che quando correvamo sembravamo una specie di grosso volantinodelle offerte. Oh, e “Les-Voitures di Jean-Paul”? Devi averne sicuramente sentito parlare, vero? ”

Il falso ex-pro indosserà in qualsiasi occasione quel vecchio abbigliamento, si proprio quello con tutti quegli sponsor di cui non hai mai sentito parlarne. Se si tratta invece di uno sponsor relativamente noto come gli “Intermarche supermarkets” in Francia o i “Delhaize supermarkets” in Belgio, allora basta guardare un po’ più da vicino. Sotto il logo di quel supermercato, probabilmente, ci sarà il nome di una piccola città nel centro della Francia o in Belgio ….. Beh sicuramente non è la sede centrale che ha deciso di sponsorizzare la squadra; più probabilmente è solo che il manager della squadra è anche il manager della co-op locale.

Altri nomi di sponsor come “Le automobili di Jean-Paul”, “La Moda di Julie” o “Bill il costruttore” saranno stampati liberamente e vistosamente sopra il kit. Dovete considerare che tutte le piccole squadre amatoriali amano sfoggiare gli sponsor dalla città locale. Il manager della squadra (che sarà anche il DS) sarà amico con “Bill il costruttore” oppure ha concordato con “Bill” la riparazione del tetto di casa in cambio del logo di Bill sulla maglia del team. Il completino sarà anche fatto da qualche produttore locale a caso di cui non hai mai sentito parlare.

“Quando correvo in Europa “- 10 modi per individuare un falso ex-pro parte 1

Racing with pro

Racing with pro

L’altro giorno stavo girovagando su internet ed ho trovato un post che mi ha fatto sorridere e riflettere, sorridere è facile da intuirne i motivi, riflettere perché a chi non è mai capitato di incontrare un ciclista/corridore/… come il personaggio descritto.

Ecco i primi 2 dei 10 segnali che lo avete incontrato anche voi….

“Probabilmente conoscerete il tipo di persona di cui si parla in questo articolo. Quel ragazzo o quella ragazza (ma, siamo onesti, solitamente è un ragazzo) che si incontra nelle uscite del fine-settimana, oppure presso il negozio di bici locale, o durante il caffè post-corsa che è sempre tirato a lucido nel suo completino , con una bici da 6kg e sia sempre aggiornatissimo sui materiali che il panorama ciclistico metta a disposizione.

La cosa che lo distingue dal ciclista medio è la “grandezza” del suo racconto. E’ stato lì…., ha fatto questo….., ha ottenuto la maglia color…., e con questi aneddoti, legati al suo passato ciclistico ti annoierà fino alla fine, che sembra siano accaduti “tutti prima che tu o chiunque altro si possa essere interessato alla bici”. Questi aneddoti possono divertire, disorientare e sorprendere, ma, il più delle volte, ti fanno chiedere quanto siano veri.

Questa persona fa parte de “il gruppo degli ex-pro” o, per essere più precisi, “Il gruppo degli ex-professionisti che siete sicuri non sono mai stati pro, ma parlano come se lo fossero”. Per motivi di semplicità, chiamiamoli “i falsi ex-pro”.

Qui ci sono 10 modi per individuare il vostro falso ex-pro locale; un ciclista che potrebbe aver fatto un po ‘di gare amatoriali in Europa, ma di certo non l’ha fatta a livelli professionali.

1. Alloggio
“Mi sono trasferito in Europa durante l’adolescenza / 20 anni per un po’ ed ho finito per vivere in una casa squallida / agriturismo / retro di un panificio / roulotte con il tetto che perde.”

Il falso ex pro chiamerà in causa il proprietario del team che l’ha fatto dormire sul pavimento / su di un letto di legno / o con un materasso dal 1920, tutto quello che esista di più duro. Quindi dirà che per i ragazzi di oggi è tutto più facile quando si vuole diventare professionista; diranno che i bambini di oggi sono più lassisti rispetto alla loro generazione.

Solo perché ha portato una bicicletta in giro per l’Europa e ha dormito in alloggi discreti non significa che abbia gareggiato come pro.

2. Allenamento
” Si, normalmente mi allenavo con Johan Museeuw quando vivevo in Belgio, e spesso durante le volate in città me la battevo con lui. Niente di che.”

Il falso ex pro pedalava con tutti i veri professionisti che hanno vissuto nella stessa città o nelle città vicine. Spesso menzionerà alcuni grandi nomi famosi, ma altrettanto citerà molti altri professionisti di cui non hai mai sentito parlare. Saranno freuqnti le storie che coinvolgono i veri professionisti ed in particolare quelle in cui li batte regolarmente in allenamento. Di contro le storie delle gare disputate contro questi atleti non sono mai menzionate. La ragione è che non sono mai avvenute.

Trasferirsi in Europa, e soprattutto nelle città in cui molti professionisti prendono residenza, non è difficile per un dilettante. Andate a Gent e fate una uscita infrasettimanale lungo il canale per Oostende e sarete in grado di pedalare spalla a spalla con i corridori della Lotto Belisol, Etixx-Quick-Step, e di alcune squadre più piccole come la Topsport-Vlaanderen. Questo non significa essere un pro.

Alla prossima…

“Articolo originariamente pubblicato da Dave Everett October 11, 2015”